Anthony Genovese est né et a exercé en France ainsi que dans de nombreux pays d'Asie avant d'arriver à Rome. Francesco di Lorenzo, son second, a quant à lui fait ses preuves en Italie et en Autriche. Ce restaurant Relais & Châteaux, deux étoiles au célèbre guide Michelin, propose une cuisine fusion de très haute volée, à l'esthétique et au raffinement suprême, dont les compositions comptent des pétales de fleurs ou des feuilles aromatiques rares. Il se découvre sur réservation en menu dégustation, pour un voyage culinaire d'exception.
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Avis des membres sur IL PAGLIACCIO
Les notes et les avis ci-dessous reflètent les opinions subjectives des membres et non l'avis du Petit Futé.
Impressed,not expected so many tasty dishes in the corse.Mostly high end cuisine difficult to understand for ordinary consumer.But not here
Many Asian notes with an emphasis on fish.
Special thanks for one small appetizer with strawberry and basilica,which brought back memories from 40 years ago.
Height level stuff and service,like have to be in this class of restaurant.
Unforgettable experience.
Moderator please post this review or let me know what issues.
Ci sono parti tristi, parti divertenti e altre tristemente divertenti.
Beh, al Pagliaccio, per fortuna si vivono solo atti lieti.
L’alta cucina è sempre più assimilabile all’arte, e come tale diventa spettacolo, sorpresa e meraviglia.
Qui tutto questo avviene, seguendo un fil rouge classico che da sempre muove l’animo ed il fisico umano: il viaggio e il suo ricordo.
Tutto il menù Circus, verte su questo, ricordi e sapori di vite passate di Chef Genovese, reinterpretate e contestualizzate al presente.
Il ricordo di sapori di viaggi passati si converte in linfa per realizzare e proporre nuove idee.
Genialmente spinto “il giardino dello Chef” che tra bites dal sapore di gelato al burro di arachidi e pimento, banano fermentato e topinambur, castagne, lemongrass e liquirizia ne è perfetto incipit.
Piatti considerati comfort come tartellette, ostrica (proposta fritta, accompagnata da un brodo di mare e mela e ghiaccio di burrata) astice e faraona diventano osé, grazie ad abbinamenti esotici e mediorientali. Sorprendono, spiazzano ed incantano, magari dividono il gusto, ma con il grande pregio di nono lasciare indifferenti.
I miei preferiti: il pre-dessert: kiwi giallo sotto sale, porro bruciato e acqua di cocco, tagliatella di funghi e ragù di spugnole e la faraona, servita con puntarelle ai ricci di mare.
Menzione speciale per i panificati, dove grissini, ma sopratutto la pagnotta al lievito madre (bravo Ugo) , la migliore mai provata in vita.
Carta dei vini interessante, sia dal punto di vista della profondità geografica che storica.
Particolare spazio a Champagne e borgogna rossa, forse un po’ trascurata quella bianca.
Produttori storici sono affiancati ad emergenti, dalla tradizione ormai consolidata. Rincari molto onesti se rapportati al contesto.
Servizio cortese e attento, capace prontamente di rendere piacevoli anche i piccoli inghippi che talvolta accadono.
Unica nota stridente forse la musica, un po’ troppo alta e magari poco allineata all’esperienza (ma questi, come il cibo, sono meri gusti personali).
Chef Genovese é ormai una leggenda della cucina Italiana ed il Pagliaccio la sua creatura prediletta.
Un luogo che vale il viaggio, rispetta le aspettative e che consiglierei a chiunque in quanto capace di saziare corpo, mente e spirito.
Sipario.